mercoledì 14 ottobre 2009

Il commercio responsabile, anche da Iper

Qualcosa si sta muovendo, anche nelle grandi catene di distribuzione e negli ipermercati. Mostri anti-ecologici per eccellenza dove abbondano pack e confezioni del pack di ogni tipo, spesso in materiali difficilmente riciclabili e comunque piuttosto ingombranti.


Tutto inizia con l'abolizione dei sacchetti per la spesa in PVC e il fiorire dei distributori di cibi, bevande e detersivi alla spina. Più ecologici, ma anche più "risparmiosi".

E così, tra le realtà che si stanno adeguando, arriva pure Iper, che, oltre a mettere a disposizione, nel mese di ottobre, sacchetti in carta riciclata, borsoni e shopper più piccole in tela ecologica, entro il 2010 istallerà praticamente in tutti i punti vendita i famosi distributori self service per i detersivi.

Ma non finisce qui.



Iper sta facendo comunicazione su questi progetti con una immagine nuova, quella di "I naturale" che riassume il concetto di impegno a favore dell'ambiente e dell'uomo per una migliore qualità della vita.

A me il logo piace molto, con quel tocco che sembra proprio una pennellata fatta a mano e che, pur nella scontata tonalità verde, resta comunque molto coerente col posizionamento di una marca che strizza l'occhio moltissimo alla promozionalità e alla convenienza.

lunedì 3 agosto 2009

Zoes: il social network sostenibile


Lunedì. Non uno come tanti. Il primo del mese di agosto e io sono ancora in ufficio. Sfoglio la rassegna stampa, perchè ogni tanto ci si può concedere il lusso di farlo a inizio settimana anziché al venerdì e mi cade l'occhio su un articolo in cui si parla di Zoes.

Un progetto di Fondazione culturale responsabilità etica e Fondazione sistema Toscana in collaborazione col Politecnico di Milano.

Il primo social network ispirato alla sostenibilità che mi venga in mente, creato cioè per costruire una rete di contatti, condividere progetti e informazioni, mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze, crearsi un profilo di sostenibilità in base a modalità di acquisto, caratteristiche della propria abitazione e comportamenti quotidiani. Il tutto appunto in chiave sostenibile.

Non ho resistito e mi sono creata un account per vedere come funziona, al di là della recensione giornalistica.

Molto ricca la sezione "Zoes informa" dedicata cioè ai contenuti che gli stessi partecipanti al social network mettono a disposizione, potendo scegliere tra dieci canali tematici.

Cosa interessante, quella della condivisione della cultura, non solo per appassionati e studenti, ma anche e soprattutto per aziende, enti e fondazioni che possono eventualmente associarsi e diventare partner dell'iniziativa. A tutto vantaggio dei propri progetti e della propria visibilità. Al momento infatti tra i "partner segnalatori" figurano AAM Terranuova, Banca Etica, Legambiente, e tanti altri..

Interessante, sempre per le aziende, è il fatto che il social network sia aperto ad ospitare campagne pubblicitarie online e quindi possa di fatto diventare un punto di contatto col proprio pubblico di potenziali (e in questo caso molto interessati) utenti target.

Sempre sul piano del marketing, Zoes è anche un mini portale di e-commerce, ancora agli albori, nel senso che le categorie merceologiche ci sono, ma l'assortimento dovrà crescere e di tanto per diventare competitivo.

Per ora però resta una bella idea, nel panorama dei libri di facce e dei network di pettegolezzi.

lunedì 13 luglio 2009

Uve e olive biologiche di Badia a Coltibuono


Giugno 2007, oramai sono passati due anni. Una convention con clienti top in Toscana. Una location mozzafiato dove trascorrere un weekend di relax e di networking per presentare delle offerte commerciali.
Degustazioni di Chianti e una hospitality tutta speciale.
La scoperta di Badia a Coltibuono, poco lontano da Siena.
Una delle terre più fortunate per la produzione di vino e per il turismo, ma soprattutto una scelta, quella di convertire al biologico vigne di sangiovese e oliveti che mi piace particolarmente.


"La scelta che abbiamo fatto, per volere di nostro fratello Roberto, di vocare la Badia a Coltibuono al biologico è nata dalla volontà valorizzare la vera identità di questa terra." scrive sul sito Emanuela Stucchi Prinetti. " Per secoli questa vasta e magnifica proprietà è stata autosufficiente e condotta in modo tale che si rigenerasse con le proprie forze. Per noi questa è la strada maestra e la sola che ci sentiamo di percorrere, in controtendenza alle facili sirene delle mode enologiche. Per secoli l'agricoltura è stata esclusivamente biologica, ma era anche fame e fatica. Poi la deviazione degli ultimi 30 anni: una scelta dettata dal miraggio di un miracolo economico, ritenuto dai più a portata di mano. Oggi però quella scelta sta svelando l'intrinseca mancanza di lungimiranza: pesticidi, trattamenti, diserbanti, oramai salta all'occhio di molti, così si consuma senza rigenerare, si inaridisce la terra, si appiattisce il gusto, si rischia la salute. Purtroppo ancora pochi hanno il coraggio di dire basta e fare i conti con un investimento che pensano sia meno redditizio. "

Agricoltura sostenibile significa preservare la salute del suolo e proteggere le biodiversità. Significa ridurre se non eliminare sostanze chimiche inquinanti, potenzialmente pericolose per la salute di chi consuma i prodotti e di chi li cura con le proprie mani. Significa ricorrere a concimi organici, fare controlli continui affinché non si sviluppino funghi, muffe e parassiti, significa curare esposizione e ventilazione, rinunciare a certi innesti e monitorarne altri. Per il vino può voler dire ricorrere a lieviti naturali, porre attenzione a condizioni di illuminazione e di umidità tali da favorire una fermentazione migliore dell'uva. Significa prendersi cura delle piante per ciò che esse sono, ovvero essere viventi.



Che dire? Il gusto del loro vino è assolutamente all'altezza delle aspettative. Il paesaggio dolce e gradevole allo sguardo, soprattutto il giardino che sembra un mondo incantato in cui perdersi tra profumi e piante di ogni tipo; l'atmosfera tranquilla e rasserenante. Sicuramente un luogo da mettere in agenda per un breve soggiorno.
Quanto ai prodotti, si trovano in commercio anche fuori dalla Badia.
Quando vidi una delle loro bottiglie in gd...beh...fu lei a chiamarmi..






giovedì 9 luglio 2009

Riciclare il sughero: Rilegno e il suo "Tappo a chi?"



Il consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in legno - Rilegno - si è fatto promotore di una bella iniziativa: una campagna per la raccolta dei tappi in sughero, in collaborazione con il Movimento Turismo del vino.


Si chiama "Tappo a chi?" e si rivolge a enoteche, ristoratori, aziende, privati e associazioni onlus.


Le cantine che aderiscono, esporranno una locandina e un sacco di juta per raccogliere i tappi: l'elenco completo sarà presto pubblicato sul sito di Rilegno.




La prima fase dell'attività prevede il coinvolgimento di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino Alto Adige, ma l'idea sarebbe quella di estendere il progetto a tutto il territorio nazionale. Nelle varie regioni poi, saranno le realtà locali a promuovere il progetto collegandosi a degli appuntamenti turistici, come nel caso dell'Emilia Romagna e delle iniziative Un mare di Sapori.

Format e creatività della campagna sono frutto del lavoro sinergico di due unit di Industree Group: Treecore e Treebrand

mercoledì 8 luglio 2009

Una sana lettura: l'Euro Genuine Food



Edizioni Pubblicità Italia ha da poco pubblicato il primo annuario europeo con tutte le anagrafiche dei prodotti alimentari DOP, IGP ed STG (e dei relativi Consorzi di Tutela), e di tutte le corrispondenti aziende produttrici, associate a ciascun Consorzio.

Si chiama Euro Genuine Food e la cosa bella, al di là del contenuto, è che per essere censiti, non è stato richiesto alcun pagamento.


Stano per una guida.

Nel mondo inflazionato delle guide.

Nel mondo spesso marchettaro delle guide.


In pratica l'idea è di offrire uno strumento efficace e funzionale per tutti gli operatori dell'industria alimentare europea: grossisti, distributori, GDO, ma anche e soprattutto HORECA, ultimamente sempre più alla ricerca di materie prime di ottima qualità, a km 0, senza uso di pesticidi chimici, di produzione strettamente locale/tradizionale.


Il prezzo è di 90 euro a copia.

Ne sono state realizzate 18.000


Più info :

Edizioni Pubblicità Italia S.r.l.

Tel. 059 216688 – Fax 059 220727 –



giovedì 25 giugno 2009

Lo champagne è un'opera d'arte

Perrier – Jouët. Lo champagne. L’arte. Tutto iniziò nel 1902, quando la casa francese chiamò un vetraio dell’Art Nouveau, Emile Gallé, a impreziosire le bottiglie della Cuvée Belle Epoque disegnando un bouquet di splendidi anemoni.

Quest’anno è stato lo svedese Barbro Andersson a interpretare la Cuvée Belle Epoque, con un’opera in 4 atti.
E non finisce qui.

Partecipando a un concorso online su www.perrier-jouet.com è possibile aggiudicarsi o la versione wallpaper (per i meno fortunati) o le tele originali, partecipando all’estrazione.






W la France?






lunedì 22 giugno 2009

Terraincielo: l'imprenditoria arriva anche nei monasteri

Monasteri e conventi.
Quando penso a queste due parole la mia memoria olfattiva si mette subito al lavoro, restituendomi la fragranza inconfondibile dei biscotti alla frutta secca delle suore di clausura, piuttosto che l'aroma pungente delle erbe amare dalle proprietà depurative o carminative in vendita all'abazia cistercense di Chiaravalle della Colomba (PC) dove da piccola mi fermavo subito dopo la messa domenicale.
Tra chiostri, orti perfetti, ricami a mano, cartigli vergati in splendida calligrafia corsiva, caramelle al miele e ricette antiche, anche oggi queste realtà continuano a vivere e a pullulare di creatività e di prodotti speciali.
Prodotti che sanno di Medioevo.
Che sanno di buono, di sano e di ..."magico".
Anche se i monaci sono sempre meno. Mentre i costi di mantenimento dei loro monasteri e conventi, al diminuire delle persone, si fanno più onerosi.
Per non vederli scomparire e soprattutto per permettere a tutti (beh quelli internettizzati) di ritrovare la qualità e unicità dei prodotti è stato creato un progetto ad hoc.
Terraincielo mette in comunicazione quei mondi d'altri tempi con chiunque, munito di mouse e computer, voglia farsi un giro tra le botteghe degli speziali di più di una trentina (ma il numero è destinato a crescere) di monasteri distribuiti in tutta Italia.


L'assortimento è all'altezza delle aspettative: grappe e liquori, accanto a vini, aceti, tisane, dolci e confetture, prodotti erboristici, cosmetici.

Si ordina via email o telefono, il pagamento può avvenire in contrassegno, tramite bonifico anticipato, carta di credito o postepay.

La spedizione via corriere o via posta.

lunedì 8 giugno 2009

Saporbio a Milano: 12-14 giugno


Questo weekend a Milano, esattamente al parco Sempione, ci sarà un bell'appuntamento dedicato al mondo bio.
Un evento mediatico, divulgativo, di promozione del territorio e delle produzioni agricole locali in cui il cibo biologico viene consumato, mostrato e raccontato come segno di evoluzione socio-culturale sana e irrinunciabile.
Le edizioni precedenti erano state organizzate in Versilia, quella del 2009 invece si è spostata in Lombardia, forse per preparare il terreno all'Expo..

Ci sarà un'area espositiva - il villaggio "ecobiologico" - dove le aziende potranno presentare i loro prodotti e promuoversi; ci saranno conferenze dedicate alla sicurezza alimentare, alla salute dei bambini, all'ecologia (dalle 17:00 alle 19:00 di venerdì, sabato e domenica) ci sarà spazio per i più piccoli, con un'area dedicata al divertimento, ci saranno i comici, la presentazione di un libro dedicato al mangiare bene a Milano.
Tutte le info su www.saporbio.com



giovedì 28 maggio 2009

Greenwashing

Sarà che nella mia agenzia si parla tanto di CSR.
Sarà che molta CSR è solo apparenza, travestimento, maquillage, opportunismo.
Sarà che le cose belle ma buone ci sono, ma bisogna saperle trovare. (cosa sempre più difficile perché la ricerca richiede tempo).

Sarà che mentre stavo facendo della ricerca (per lavoro) ho trovato questa immagine sul sito di Core77 e ho pensato che il mio progetto nel cassetto doveva solo accendere i motori, perché benzina a bordo ce n'è da vendere.

E allora mi sono detta: Partiamo!