lunedì 13 luglio 2009

Uve e olive biologiche di Badia a Coltibuono


Giugno 2007, oramai sono passati due anni. Una convention con clienti top in Toscana. Una location mozzafiato dove trascorrere un weekend di relax e di networking per presentare delle offerte commerciali.
Degustazioni di Chianti e una hospitality tutta speciale.
La scoperta di Badia a Coltibuono, poco lontano da Siena.
Una delle terre più fortunate per la produzione di vino e per il turismo, ma soprattutto una scelta, quella di convertire al biologico vigne di sangiovese e oliveti che mi piace particolarmente.


"La scelta che abbiamo fatto, per volere di nostro fratello Roberto, di vocare la Badia a Coltibuono al biologico è nata dalla volontà valorizzare la vera identità di questa terra." scrive sul sito Emanuela Stucchi Prinetti. " Per secoli questa vasta e magnifica proprietà è stata autosufficiente e condotta in modo tale che si rigenerasse con le proprie forze. Per noi questa è la strada maestra e la sola che ci sentiamo di percorrere, in controtendenza alle facili sirene delle mode enologiche. Per secoli l'agricoltura è stata esclusivamente biologica, ma era anche fame e fatica. Poi la deviazione degli ultimi 30 anni: una scelta dettata dal miraggio di un miracolo economico, ritenuto dai più a portata di mano. Oggi però quella scelta sta svelando l'intrinseca mancanza di lungimiranza: pesticidi, trattamenti, diserbanti, oramai salta all'occhio di molti, così si consuma senza rigenerare, si inaridisce la terra, si appiattisce il gusto, si rischia la salute. Purtroppo ancora pochi hanno il coraggio di dire basta e fare i conti con un investimento che pensano sia meno redditizio. "

Agricoltura sostenibile significa preservare la salute del suolo e proteggere le biodiversità. Significa ridurre se non eliminare sostanze chimiche inquinanti, potenzialmente pericolose per la salute di chi consuma i prodotti e di chi li cura con le proprie mani. Significa ricorrere a concimi organici, fare controlli continui affinché non si sviluppino funghi, muffe e parassiti, significa curare esposizione e ventilazione, rinunciare a certi innesti e monitorarne altri. Per il vino può voler dire ricorrere a lieviti naturali, porre attenzione a condizioni di illuminazione e di umidità tali da favorire una fermentazione migliore dell'uva. Significa prendersi cura delle piante per ciò che esse sono, ovvero essere viventi.



Che dire? Il gusto del loro vino è assolutamente all'altezza delle aspettative. Il paesaggio dolce e gradevole allo sguardo, soprattutto il giardino che sembra un mondo incantato in cui perdersi tra profumi e piante di ogni tipo; l'atmosfera tranquilla e rasserenante. Sicuramente un luogo da mettere in agenda per un breve soggiorno.
Quanto ai prodotti, si trovano in commercio anche fuori dalla Badia.
Quando vidi una delle loro bottiglie in gd...beh...fu lei a chiamarmi..






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